martedì 14 aprile 2009

L'Aquila 06.04.09 - diario di un'apocalisse –premessa: il ritorno da Viterbo-

Viterbo, 5 Aprile 2009
D. è venuto a trovarmi a Viterbo, questo weekend, ma tutti i propositi di passare un fine settimana "romantico" sono miseramente falliti, già da venerdi' ha iniziato con la febbre... Oggi, domenica, dopo 2 notti con febbre oltre 40, l'ho portato in ospedale, e fortunatamente si è scoperto aveva solo una terribile tonsillite, guaribile in 7 giorni con una bella dose di punture quotidiane..
Punture??!!!! e chi le sa fare???
Da li' la decisione: oggi pomeriggio lo riporto in Abruzzo, imbottito di paracetamolo.
In realtà sarei dovuta tornare a casa solo mercoledì, a lezioni finite, ma il caso ha voluto che tornassi domenica....
Ci mettiamo in viaggio nel pomeriggio, 3 ore in automobile attraversando l'appenino: Orte...Terni....Rieti.... e poi con gioia saluti il Gran Sasso, che ti accoglie maestoso offrendo sua figlia, l'Aquila, al tuo sguardo entusiasta.
Per me è sempre stato meraviglioso il rientro in Abruzzo, quando vivevo in Danimarca, poi a Forlì, poi per un breve periodo anche Roma, ogni volta che giungevo alle mie Montagne il cuore sobbalzava....
Ora viaggio con D. febbricitante accanto, giunti a Sella Di Corno lo rincuoro: <> la SS 17 ci accompagna attorno l'Aquila, e sono felice di ritrovare i nomi così famigliari: Bazzano, Paganica, San Gregorio con il suo pane meraviglioso, Poggio Picenze, Barisciano, Castelnuovo, e infine, oltrepassati Civitaretenga, Navelli e San Benedetto in Perillis ecco le famose "curve" di Popoli, un insieme di tornanti e discese che ti conducono al confine tra la Val Pescara e la Valle Peligna.
D. ormai non parla più, la febbre dev'essere molto alta, si allarma solo un paio di volte quando si accorge che sto lanciando la macchina in un sorpasso, ma poi la febbre ha il sopravvento, e torna nel suo stato di semi-veglia.
Infine giungiamo a Pratola Peligna, il suo paese, e stanca dopo 2 notti insonni a fare l'infermiera, e 3 ore filate di viaggio, lo lascio alle cure dei genitori.
Suo padre mi accompagna a casa, dato che per il viaggio avevamo usato la macchina di D., ed io sono felice di ritrovare ancora una volta Raiano, il mio piccolo paesello protetto dai monti….

Passo l’ultima parte della giornata tra l’ospedale (mia nonna era ricoverata per alcuni controlli) e saluti vari agli amici, e poi finalmente eccomi nel rifugio….

La mia stanza è la mansarda al terzo piano di casa mia, una villetta a schiera abbastanza semplice nella periferia del paese. Da dieci anni ormai colleziono ogni sorta di “cianfrusaglie” che puntualmente si accumulano o sulle superfici, o appese ai muri…. Al centro della stanza troneggia il lampadario della mia bisnonna, con tutti cristalli in vetro scuro che tintinnano ad ogni folata di vento….

Ecco ora è arrivata la stanchezza… è da venerdi che non dormo come si deve…. Finalmente stasera il mio fantastico letto in rosso mi accoglierà di nuovo, pulita e profumata dopo una doccia distensiva, è così bello sognare tra i profumi…..

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