Raiano, 06 Aprile 2009
A due ore dalla scossa, le notizie erano ancora estremamente imprecise:
-Purtroppo, da diversi comuni dell'aquilano si segnalano vittime. Impossibile, per ora, un bilancio. La Protezione civile conferma: ci sono morti-
Alle 06:50 le vittime accertate sono solo 9, dopo un'ora per i carabinieri ci sono 16 morti e 30 dispersi.... Alle 09:10 iniziano ad arrivare le prime notizie da Onna, si parla del 50% di case crollate... Alle 11:25 una sopravvissuta intervistata da Sky ci mette di fronte alla realtà: ''Il terremoto ha distrutto tutto quello che c'era intorno a noi, case vecchie e nuove. Paesi interi non esistono più, siamo in ginocchio''.
Le ore passano, ma ci vuole un po' di tempo prima che tutti prendiamo coscienza della reale entità della tragedia. Ognuno di noi ha avuto la sensazione di stare per morire, ognuno di noi ha pensato che tutto ciò che stava accadendo riguardasse solo noi stessi, che fossimo i protagonisti di un dramma che forse aveva colpito solo noi. Ora invece non c'è alcun dubbio: è un incubo di proporzioni enormi.
I primi sopravvissuti iniziano a ritornare in paese e con loro i racconti di distruzione e terrore.... Intanto ancora nessuna notizia di Enza e Carmelina...
La croce che sovrasta la chiesa nel nostro paese è pericolante, un palazzo ha delle lesioni, l'interno di una casa è distrutto, ma la situazione non sembra grava.
La strada che collega Raiano a Molina Aterno è chiusa, le nostre montagne hanno lasciato cadere dei grossi massi lungo la sede stradale.
Le notizie riguardanti i paesi vicini non sono positive. Goriano Sicoli, 7 km da Raiano, è semi distrutto, molte case inagibili, la chiesa di Santa Gemma sembra essere spaccata in due, il campanile sembrava aver subito una torsione....
E come lui moltissimi altri borghi..
Mio padre resterà tutto il giorno in giro a prestare servizio come protezione civile.
Il pranzo, come si può immaginare, è alquanto anomalo, ma a dispetto della paura mangiamo: sarà per accumulare riserve in caso di sciagura ancora più grande?
Continuo a monitorare facebook, e gli appelli per avere notizie dei dispersi si moltiplicano. Alle due e mezzo circa del pomeriggio arriva una telefonata. E' mia zia, che con la voce rotta mi chiede di passarle mia madre... io ingenuamente chiedo: - che hai fatto zia, sei raffreddata???- sarà che in quei momenti si è instupiditi dalla brutalità dell'evento..
Mia madre prende la cornetta del telefono, e iniziano esclamazioni di dolore... immediatamente capisco: Carmelina.
Carmelina è più piccola di un anno rispetto a me. E' coetanea di M., un'altra mia cugina del paese, quasi una sorella. M. ed io da piccole andavamo spesso a giocare a casa di Carmelina, viveva di fronte al bar dei nostri genitori, quindi possiamo dire di essere cresciute assieme. Con gli anni poi ti perdi di vista, ma in un paese di 3000 abitanti è difficile perdere i contatti, per cui alla fin fine mi ritrovavo spesso a chiacchierare con Carmelina e le vecchie amiche del paese... Il suo sorriso dolce e sempre pronto ad aprirsi per la gioia di tutti coloro che la guardavano, è il ricordo più bello che ho.
Carmelina, orgoglio della famiglia, si è laureata a Novembre, e in tutto il quartiere non si faceva altro che parlare di queste figlie cresciute assieme che una ad una raggiungevano il successo degli studi. Mi racconta mio padre che fino alla scorsa settimana il papà di Carmelina, quando lei era in paese, veniva sempre di mattina al bar a comprare i cornetti per colazione: - E' tornata Carmelina!- diceva con gli occhi che si illuminavano mentre pronunciava il nome della figlia. Domenica 05 Aprile è stato lui stesso ad accompagnarla a l'Aquila, Carmelina era spaventata dalle continue scosse che ormai da tre mesi tormentavano il capoluogo abruzzese, ma non poteva sempre perdere le lezioni del lunedì....
Nelle prime ore notturne Carmelina ha avuto paura a causa delle 2 scosse che si sono succedute alle 22:48 e alle 00:40, per questo si è rifugiata a casa di Matteo, il suo amore... E lì, alle 03:32, le loro vite sono state spezzate dal crollo della casa in cui dormivano.... Chi l'ha vista dopo, dice che Carmelina sembrava dormire, era nella stessa posizione in cui era solita addormentarsi...
Carmelina, io spero davvero che tu non ti sia accorta di niente, che hai continuato a dormire accanto al tuo amore, che hai continuato a sognare al tuo futuro assieme a Matteo, spero che entrambi ora riposiate assieme, uniti in un abbraccio eterno....
Anche casa di Carmelina è crollata, per cui è stato meglio così, che non abbiano affrontato il terrore da soli, che lei abbia chiuso gli occhi accanto al suo amore, e che si siano addormentati l'una nelle braccia dell'altro....
Dopo aver appreso questa notizia sono uscita fuori casa, ho preso la macchina e ho fatto un po' di giri, i miei amici, D., mia nonna....
Le persone già nel pomeriggio hanno iniziato a dare segni di panico.... e da allora non hanno mai smesso...
Intanto di Enza non si sa ancora niente...
Ritorna la notte, e con essa tutte le paure sono amplificate... Mia sorella è visibilmente scossa, come tutti del resto. A. ha quasi 16 anni, ed è una ragazza estremamente sensibile, per cui tutta questa storia l'ha colpita e sconvolta profondamente. Decidiamo di dormire assieme nel divano letto della sala, a piano terra. Passiamo la serata a guardare i notiziari sul satellite, ormai siamo arrivati tutti ad un punto di angoscia talmente elevato, che anche le notizie più terribili non ci scuotono più. Ci addormentiamo non troppo tardi, considerando che è dalle tre e mezzo del mattino che siamo sveglie, ed in piu' io ho due notti insonni alle spalle.
Io mi sento responsabile per mia sorella, lei ha paura perchè la prima scossa non l'ha sentita, per cui teme di non svegliarsi in tempo nel caso di altre scosse forti. Io la rassicuro, e cerchiamo di prendere sonno strette l'una all'altra.
Ma ecco che all'01:15 una nuova scossa scuote la casa. Io mi sveglio immediatamente, e istintivamente cerco di svegliare anche A., ma nel momento in cui lei inizia a svegliarsi la scossa termina per cui le dico di non preoccuparsi e tornare a dormire. Io però sono a pezzi.... nell'attimo in cui passa il panico del momento inizio a tremare da capo a piedi, non riesco a fermarmi... Mia sorella si sveglia definitivamente, impaurita dal tremore: crede sia il terremoto, io le spiego che è il mio corpo che scarica così la tensione, ma la paura è tanta ancora per cui A. inizia lentamente a piangere.... Chiamo mia madre, le chiedo di stare un po' con noi, almeno per ritrovare assieme la calma....
Anche questa notte non si dormirà, e passiamo le ultime ore prima dell'alba a guardare i notiziari in tv....
Non ci sono parole, non ci sono lacrime di fronte a tanta violenza.....
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